Nei giorni scorsi, gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione con la Squadra Mobile di Messina, hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di un soggetto di origini messinesi.
L’uomo è accusato, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari e fatte salve diverse valutazioni nelle fasi successive, di rapina aggravata e detenzione e porto abusivo in luogo pubblico ed aperto al pubblico d’arma da fuoco, commessi sabato 14 settembre 2024, serata principale delle note festività mariane, ai danni dell’attività commerciale ALL’ANIMA RU POLLU BIS, sita in Via Santa Caterina di questo centro. Nella circostanza il predetto adoperando violenza e minaccia nei confronti del titolare e di un cliente presente all’interno dell’esercizio mediante una pistola semiautomatica che portava al seguito, si faceva consegnare tutto l’incasso della giornata.
Alla identificazione del soggetto si addiveniva in seguito ad un’attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha consentito, di ricostruire tutto il percorso effettuato dall’indagato sia prima che dopo la rapina.
Nello specifico, come è stato evidenziato dagli investigatori della Squadra Mobile, attraverso l’analisi delle immagini di numerosi impianti di video sorveglianza cittadini, l’uomo aveva dettagliatamente pianificato la commissione della rapina, giungendo nel centro cittadino già nella mattinata, trovando alloggio presso un’attività ricettiva che utilizzava come base per effettuare diversi sopralluoghi, nonché per cambiarsi parzialmente di abiti ed occultare la targa del motociclo a bordo del quale si recava presso il locale per commettere il reato, con il precipuo scopo di rendere difficoltoso il proprio riconoscimento da parte delle forze dell’ordine nelle fasi immediatamente seguenti, nonché eludere le successive indagini finalizzate alla sua identificazione.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di contrasto alla criminalità predatoria messo in campo dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria.